Lo Scenario.
Gli strumenti introdotti con la legge 190/2012 (Piano Triennale Prevenzione Corruzione) e con il D.lgs 33/2013 (Trasparenza) sono espressione di un diverso approccio che riconosce maggiore efficacia alla prevenzione piuttosto che alla repressione della corruzione.
Questo approccio richiede che siano gli stessi enti ed aziende (in ambito pubblico) a pianificare e predisporre misure adeguate di controllo e prevenzione dei rischi di corruzione.
I vantaggi del Sistema di Gestione Anticorruzione (ISO 37001)
- Consente un migliore controllo sui rischi di corruzione (attiva e passiva) derivanti dalle attività dell’organizzazione, assicurando l’efficacia e il miglioramento del sistema anticorruzione e delle misure che ne fanno parte (Piani Anticorruzione ai sensi della Legge 190/2012; Modelli Organizzativi ai sensi del D.lgs 231/2001) attraverso il monitoraggio degli obiettivi, delle prestazioni ed il riesame periodico del Sistema. Questo aspetto è stato sottolineato anche da ANAC nell’ambito del Piano Nazionale Anticorruzione.
- Facilita la diffusione, la condivisione e l’integrazione dei sistemi anticorruzione nei processi dell’organizzazione.
- Rappresenta un criterio di riferimento idoneo e riconosciuto a livello internazionale, per la parte del Modello Organizzativo 231 aziendale per la prevenzione dei reati di corruzione che può quindi rendere più agevole la prova dell’esistenza e dell’ efficacia del Modello.
- Migliora la rendicontazione e la comunicazione delle informazioni circa l’impegno dell’Organizzazione nella lotta alla corruzione verso tutte le parti interessate (cittadini, utenti, clienti, dipendenti, soci e azionisti, fornitori, istituzioni, pubbliche autorità, competitor..), in modo coerente con i principi della responsabilità sociale.
- Costituisce un mezzo di prova circa la rispondenza del sistema aziendale ai requisiti e ai criteri sulla legalità e sul controllo dei rischi corruzione previsti dal nuovo codice appalti (D.lgs 50/2016).